martedì 25 maggio 2010

CASESA AL MINISTERO

CASESA AL MINISTERO, OVVERO “COSI E’, SE VI PARE”. COME FU E COME SARA’ CHE UN IMPIEGATO DI CONCETTO (EX GRUPPO C) DELL’ENTE PROVINCIA DI AGRIGENTO DOVRA’ VALUTARE I DIRIGENTI DI VERTICE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA…
SE SI PUO’ IMMAGINARE PER QUALI DOTI E MERITI MARA CARFAGNA E’ DIVENUTA MINISTRO, CON TUTTA LA FANTASIA DI CUI SI PUO’ DISPORRE, PER QUALE “TOCCO DI BACCHETTA MAGICA” IL PIU’ BRAVO DEI “FRISCALETTARI” DEL FOLCLORE AGRIGENTINO SIA STATO CHIAMATO A VALUTARE LE PERFORMANCE DEI CAPI DIPARTIMENTO DEL MINISTERO.

La notizia che Lello Casesa è stato nominato “esperto esterno” al Ministero della Giustizia da un lato costituisce una buona novella per tutti coloro che lavorano per il futuro di Agrigento: essendo “esperto” a Roma siamo tranquilli che non potrà tirare giacche per nomine ad assessori o per designazioni nei vari consorzi universitari. Da quando non è stato rieletto in Consiglio Comunale, l’altissimo esponente di Forza Italia è in continuazione in corsa per nuovi incarichi.
Ma, in questo caso, se Agrigento sorride, al Ministero e a Roma hanno grandi ragioni per piangere, sbellicarsi dalle risate o “incazzarsi” come le iene. A seconda dei gusti. Ma certamente non si può rimanere indifferenti alla notizia che un impiegato di gruppo C, un impiegato di concetto dell’Ente Provincia Regionale di Agrigento sia stato chiamato dal Ministro Alfano per valutare la professionalità, l’operato, la qualità dell’azione dei dirigenti di vertice. Testualmente, Casesa dovrà – tra le tante altre cose – effettuare “la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l'attribuzione ad essi dei premi”. Esattamente come se il bidello della scuola media di Sommatino venisse chiamato a valutare l’operato dei docenti universitari della Facoltà di Medicina di Palermo.
La domanda che sorge spontanea è: ma Lello Casesa di “performance dirigenziali, controlli interni, processi di misurazione e valutazione”cosa ne capisce?
Ma chi vuol sorridere deve anche riflettere sul fatto che Lello Casesa dovrà anche occuparsi di: “promuovere e attestare l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità”. E qui il paradosso valica i limiti del ridicolo: quale trasparenza vi è in una nomina così incredibile di un soggetto promosso, in una notte di mezza primavera, da impiegato di gruppo C esperto in danze e musiche folcloristiche in esperto vero che dovrà collocarsi a capo dei “dirigenti di vertice del Ministero”. Per rimanere alla salsa agrigentina, sarà Casesa a dovere valutare e misurare le performance del dott. Luigi Birritteri, magistrato di Cassazione chiamato da Alfano in uno dei posti di comando della amministrazione della Giustizia.
Andiamo adesso alla retribuzione. Pare che il compenso per cotanta attività sia commisurato all’impegno richiesto e alla qualificazione dell’Organismo. Oltre a Casesa ne fa fanno parte un Presidente di Cassazione di 70 anni, Angelo Gargani, e un altro alto magistrato pure egli cassazionista, Angelo Giorgianni. E la retribuzione prevista pare sia quella degli “esperti esterni” del Ministero, ossia di oltre 100.000 euro l’anno.
E’ il caso di dire “povera Italia”, che soldi spesi male. A meno che nel contratto di nomina di Lello Casesa non siano comprese anche le performance, almeno un paio al mese, del gruppo folcloristico “Val d’Akragas” di cui l’ex consigliere comunale non rieletto Casesa è uno dei migliori “friscalettari” e “bummulari”, come ricorda ironicamente un quotidiano siciliano.
Conoscendo Berlusconi, si può comprendere per quali doti e qualità personalità quali Mara Carfagna siano state nominate ministro. Non si comprende, invece, quale sia stato il “tocco di bacchetta magica” che ha potuto trasformare il migliore dei “friscalettari” del folclore agrigentino, Lello Casesa appunto, in “esperto valutatore di performance di vertici ministeriali.

Agrigento, 25 maggio 2010

Avv. Giuseppe Arnone

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